Schlein ha esultato pubblicamente parlando apertamente di “bel risveglio”. Ecco il motivo che ha spinto la leader dem ad uscire allo scoperto.
Dopo essere stata messa con le spalle al muro qualche giorno fa, la Schlein ha trovato immediatamente una nuova motivazione per tornare a sorridere. L’esultanza è arrivata in seguito alle elezioni di New York. Elezioni che, fin dai primi sondaggi preliminari, hanno visto il candidato socialista Mamdani tra i favoriti principali. A discapito del suo principale avversario Cuomo, promosso da Trump in seguito ad una campagna “aggressiva” e menzionata dalla stessa segretaria del PD.

Le parole della segretaria del PD Elly Schlein
La segretaria del PD si è espressa riguardo la fine delle elezioni di New York, come riporta l’Ansa: “Splendida vittoria di Zohran Mamdani a New York! Con un messaggio chiaro contro il caro vita: per una città che tutte e tutti si possano permettere. Ha vinto con una campagna collettiva di centomila volontari contro i milionari che finanziavano i suoi avversari e una pesante campagna denigratoria guidata dallo stesso Trump“.
La Schlein ha poi aggiunto: “La sinistra torna a vincere con parole e programmi chiari su stipendi dignitosi, sanità davvero universale, sul diritto alla casa, sui trasporti e i nidi gratis per chi non ce la fa. Da tutta la comunità del Partito Democratico congratulazioni al nuovo sindaco di New York! La politica della speranza vince sulla politica della paura che individua solo nemici e capri espiatori. Vincono anche le candidate democratiche Mikie Sherrill in New Jersey e Alice Spanberger in Virginia, vince il referendum del governatore democratico Newsom in California. Un bel risveglio negli Usa!“
La campagna promozionale di Trump
La vittoria di Mamdani è arrivata in seguito ad una dura campagna promozionale di Trump. Il tycoon, qualche giorno fa, aveva infatti minacciato nei confronti di New York dei tagli significativi ai fondi federali. Ciò, se avessero votato come primo cittadino il candidato socialista, cosa poi avvenuta.
Alla stessa campagna di endorsement si è poi aggiunto anche Elon Musk. Tuttavia, questa iniziativa foraggiata a suon di milioni e dichiarazioni sui social si è rivelata inefficace ai fini del risultato finale. La Schlein ha dunque esultato, a discapito di Vannacci che ha invece parlato di resa culturale.